COSTRUIRE UN RIFUGIO SULLA CIMA DELL'EVEREST. IMPOSSIBILE O REALTA'?


Si è parlato spesso di una possibile costruzione di un punto panoramico per turisti sulla cima del monte everest, o comunque nelle vicinanze della vetta. è una cosa fattibile?

Ora analizzeremo la fattibilità di un'opera che pare quasi impossibile, ma che tuttavia potrebbe, in teoria anche essere costruita. un rifugio panoramico sull'Everest. 

Negli anni, sopratutto in questi ultimi, col crescendo del turismo nella zona dell'Everest, alcuni investitori facoltosi hanno pensato di voler creare una sorta di bar panoramico, a oltre ottomila metri, per facoltosi trekker. sicuramente, i clienti non dovrebbero mancare per un posto tanto esclusivo, a qualunque prezzo. quello invece che è difficile, è risolvere tutti i problemi che si presenterebbero.

 Arrivare alla cima dell'Everest è una vera impresa. come sappiamo, nessun elicottero può trasportare merci fino in cima, a stento arrivano a quota seimila metri. pertanto, tutto il materiale dovrebbe essere trasportato a piedi, cosa alquanto impossibile. inoltre non ci sono zone pianeggianti. scartata l'idea della cima, molti hanno pensato a qualcosa di più fattibile più in basso, ma sempre a 8000 metri. ovvero sulla spalla, denominata colle sud. il punto offre abbastanza per qualunque costruzione, inoltre a causa del vento, è spesso senza neve, ideale per una base solida. 

Rimane sempre il fattore di trasportare il materiale e le persone, visto che nemmeno qui gli elicotteri possono arrivare. ecco allora l'idea, da molti criticata, di una lunga funicolare che partendo dal campo base, porterebbe fino a quota 8000 metri del colle sud, per un dislivello di quasi tremila metri. un'opera immensa, che stravolgerebbe l'intera salita. ma analizziamo la fattibilità di una telecabina del genere. portare i materiali al campo base a quota 5400 metri sarebbe molto costoso, ma fattibile. ovviamente dovrebbe arrivare anche l'elettricità, quindi investire in piloni fino al campo base. si dovrebbero poi montare i pali della telecabina lungo le rocce, poichè il khumbu icefall è sempre in movimento e non permette certo di adagiarci sopra i piloni della telecabina. ciò costringerebbe il percorso contro una o l'altra facciata di roccia delle montagne. qualcuno ha pensato anche a costruire la telecabina partendo da più sopra, da seimila metri, lungo la valle del silenzio, tralasciando il tratto iniziale più problematico dei crepacci che verrebbe percorso solo in elicottero. rimanendo alto il pericolo di valanghe, che potrebbero far crollare qualche pilone, in teoria e con i giusti fondi, è un'opera fattibile, anche se di discutibile gusto. con la telecabina quindi, si arriverebbe al colle sud, e una volta collaudata, fungerebbe anche per il trasporto di gran parte dei materiali per costruire il bar panoramico. ammesso che si riesca a costruire e che i costi non superino poi le entrate previste nell'investimento, bisognerebbe poi pensare agli interni del rifugio, che comunque sono il meno a questo punto. le temperature estive a questa quota variano da zero a -30 gradi, quindi il rifugio dovrebbe essere riscaldato sempre a tutta forza, per non morire congelati. d'inverno la struttura sarebbe impossibile da gestire per le temperature e il meteo, quindi chiusa. 

C'è poi il problema dei clienti, ovvero quello dell'acclimatazione. in teoria, i clienti facoltosi dovrebbero arrivare in elicottero da katmandu fino al campo base dell'Everest, o a quota seimila metri, e seconda di dove inizierebbe la telecabina, con poco o niente acclimatazione, per poi salire direttamente in cabinovia fino al colle sud a 8000 metri. qualcuno obiettava il fatto che senza una lunga acclimatazione, anche se per una sosta di poche ore, i casi di mal di montagna gravi sarebbero una percentuale altissima. per ovviare a ciò sarebbero disponibili le solite bombolette di ossigeno, che in parte limiterebbero il dolore fisico di proiettarsi a ottomila metri, quasi di colpo.

Un opera costosa e azzardata, ma se pensiamo che le funivie del monte bianco, che collegano chamonix in francia a entreves in italia con diversi tronconi,  furono costruite decine di anni fa in mezzo ai ghiacci del monte bianco, e risultano  molto più lunghe di questo progetto, allora probabilmente è quello che passa per la mente degli investitori. resta il fatto, oltre ai costi e alla realizzazione, che sarebbe qualcosa di inconcepibile per gli alpinisti più puri, vedere una costruzione del genere sulla montagna più famosa del pianeta. ma d'altronde l'Everest è la montagna più voluta, anche dalle persone diciamo più normali, che, disponibilità a parte, comprerebbero il biglietto della corsa domani mattina.